Musealizzazione e apertura al pubblico delle Catacombe di Villagrazia di Carini
Nell’ambito della stretta e fattiva collaborazione instauratasi tra la Pontificia Commissione di Archeologia Sacra, l’Arcidiocesi di Monreale e la cattedra di Archeologia Cristiana e Medievale dell’Università di Palermo, ArcheOfficina si è occupata della musealizzazione e fruizione pubblica di uno dei siti tardoantichi più importanti della Sicilia occidentale. La Società ha curato la redazione del progetto che ha previsto la realizzazione di un impianto elettrico a norma con illuminazione led, un sistema di passerelle metalliche per migliorare il percorso di visita all’interno del monumento e un’adeguata pannelistica museale bilingue.
Con la sua estensione di oltre 5000 mq la catacomba di Villagrazia di Carini, riportata in vita grazie ad questo moderno lavoro di allestimento museale, si prospetta come un interessante viaggio nella Carini sotterranea oltre che nella Sicilia del V secolo d.C. di cultura romana e religione cristiana.
Gli archeologi della società ArcheOfficina, i quali si occupano degli scavi archeologici all’interno dell’antico cimitero, sono le stesse guide che accompagnano i visitatori all’interno del percorso sotterraneo.
Progetto San Nicola – Archaeological Field School
Progetto San Nicola è un programma di ricerca, conoscenza e valorizzazione del sito archeologico sito in c.da San Nicola a Carini (PA) e del suo territorio. Il progetto vede la collaborazione di ArcheOfficina, della Soprintendenza dei BB.CC.AA di Palermo sotto la cui direzione scientifica si svolgono i lavori e del comune di Carini. Lo scavo di ricerca è rivolto agli studenti universitari che qui svolgono le loro ore di tirocinio formativo e degli istituti superiori nell’ambito dei progetti di alternanza scuola-lavoro. L’attività sul campo vede gli archeologi coinvolgere i partecipanti nella ricerca archeologica in tutte le sue fasi: dallo scavo stratigrafico alla documentazione allo studio dei reperti archeologici.
La mission del progetto non è soltanto quella di ricostruire la storia dell’antica Hyccara, bensì anche valorizzarla e farla conoscere anche a tutti coloro che non sono del settore.
Il primo ad essere coinvolto è infatti proprio il territorio di Carini, all’interno del quale ricade il sito archeologico, tramite giornate di open day al cantiere archeologico rivolte a tutti, in particolare alle scolaresche. Scopo del progetto è infatti quello di sensibilizzare la comunità alla storia del proprio passato, accorciando la distanza tra noi e l’antichità.
Per questo il Progetto San Nicola è un caso di Archeologia Pubblica, intesa come archeologia condivisa e partecipata da tutta la comunità.
Il sito, a Nord dell’attuale centro abitato, come indiziato prima da ricognizioni di superficie e poi da saggi archeologici eseguiti nel 1997 e nel 2005 dalla Soprintendenza BB.CC.AA. di Palermo, copre un arco cronologico che va dal periodo tardo-romano a quello. Noto già da prima del 1873, quando fu rinvenuto da Giuseppe De Spuches, principe di Galati, il famoso mosaico che da allora è noto con l’appellativo “Mosaico Galati”, l’insediamento tardoantico è interpretabile come un vicus, caratterizzato da ville romane decorate con mosaici, affacciato sulla via Valeria. Da connettere a questo insediamento è il grande complesso catacombale di Villagrazia di Carini, il più esteso della Sicilia occidentale, segno tangibile di una attiva e fiorente diocesi rurale risalente al IV secolo. Da anni ormai ArcheOfficina porta avanti indagini archeologiche sotto la direzione scientifica della Soprintendenza dei BB.CC.AA. di Palermo durante i quali sono venuti alla luce i resti di un’abitazione di epoca tardoromana e bizantina, numerosi reperti ceramici e dei pavimenti a mosaico.